martedì 8 gennaio 2013

no al bullismo. lettera di una studentessa catanese






















Quando le persone capiranno cosa davvero è, il bullismo, forse qualche provvedimento serio verrà preso.
Sapete perché non accadrà mai? Perché non è ancora ben chiara la differenza tra piccoli insulti fra coetanei ed il bullismo vero e proprio.
Il bullismo non conosce limiti. Non ha durata. E' uno stato di stress continuo.
Anche quando credi che, forse, per un giorno ti lasceranno in pace, sbagli.
Sono lì, a spostarti la sedia.
Sono lì, a sporgersi verso di te e a sussurrarti malignità nelle orecchie.
Sono lì, quando ridono di te, quando ti sbattono contro il muro, quando ti urtano la spalla in pubblico fingendo di scusarsi.
Il bullismo si annida nei silenzi altrui, di chi vede ma non parla, di chi osserva ma non nota, di chi ti guarda e ti dice: "sei solo una debole."
Sottolineano i tuoi difetti e disintegrano i tuoi pregi.
Deformano la TUA realtà rendendo la vera realtà un inferno privato.
Ma la gente non ci crede.
Non crede che, una volta che ne sei dentro, non ne esci più.
Le sue conseguenze... quelle te le porti dietro fino all'età adulta.
Se qualcuno intorno a te ride, credi che stia ridendo di te.
Se qualcuno avvicina una mano colma di buone intenzioni verso di te, indietreggi, in attesa del colpo, in attesa del bruciore.
Non crederai più. Nei complimenti, negli apprezzamenti sinceri.

I giovani si stanno uccidendo.
C'è chi sopravvive ancora un po', arrancando a stento.
Ci avete lasciati soli. Ci state lasciando soli.
Annegati.
Impiccati.
Contro il vuoto.
Cercando di volare via, ci stiamo schiantando..

Ma continuate a voltare la testa, ecco cosa fate.
Voi adulti, voi che vi schierate con i più forti.
Come fate a dormire sonni tranquilli, sapendo che in quel preciso istante, qualcuno sta decidendo volontariamente di smettere di respirare?
Io impazzirei. IO IMPAZZISCO DA SEMPRE.
Ma ho le mani legate.
Perché le merde esisteranno sempre.
Sempre.

Simona.